L’alluce valgo si manifesta come una deviazione del dito del piede dalla sua posizione originale verso le altre dita, andando a forma un angolo innaturale.
Questa deformità del piede, oltre all’inestetismo che provoca, è particolarmente dolorosa e altera la funzionalità del piede e di tutta la postura, compromettendo la qualità della vita di chi ne soffre.
L’alluce valgo dipende da una predisposizione genetica aggravata dall’uso di calzature scomode. Quando si presenta è importante prendersene cura perché può provocare seri problemi che vanno dal dolore intenso alla difficoltà a camminare. Nei casi meno gravi, per fortuna, è risolvibile attraverso esercizi posturali senza necessariamente ricorrere alla chirurgia.
Scopriamo insieme quali sono i sintomi ed i possibili rimedi a questa complessa patologia.
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QUALI SONO I SINTOMI DELL’ALLUCE VALGO?
La deviazione laterale dell’alluce del piede verso le altre dita provoca il c.d. valgismo dell’osso metatarsale, in direzione opposta a quella del dito. Questa dislocazione è responsabile della tipica cipolla sul bordo esterno del piede nota come esostosi (che altro non è che una forma di borsite).
La cipolla può anche gonfiarsi e provocare un dolore talmente forte da non poter calzare neanche le scarpe.
I ritardi nel contrastare questa patologia possono comportare un peggioramento della situazione, accentuato da calzature non adeguate (ad esempio, scarpe con la punta stretta, troppo rigide, con il tacco alto, ecc.).
L’alluce valgo determina chiaramente un’alterazione della meccanica del piede e costringono il paziente a camminare in modo sbagliato, comportando così l’assunzione di posture scorrette nel tentativo di non sentire il dolore. A lungo andare, la squilibrata ripartizione del carico avrà ripercussioni sulla colonna vertebrale, sulle anche e sulle ginocchia.
COME RIMEDIARELA DIAGNOSI ED I RIMEDI PER L’ALLUCE VALGO
Per diagnosticare l’alluce valgo è necessaria una visita specialistica ortopedica. Una radiografia con carico sul piede (cioè in posizione eretta) permette di valutare la gravità della patologia. Per affinare meglio la diagnosi lo specialista può avvalersi dell’esame baropodometrico che fornisce informazioni circa la ripartizione dei carichi pressori sul piede sia in posizione statica sia dinamica.
Dopo la diagnosi, sarà lo specialista a indirizzare il paziente verso la cura più adeguata. Le vie da seguire sono 2: la prima riguarda un trattamento conservativo, attraverso l’uso di plantari personalizzati oppure, nei casi peggiori, un intervento chirurgico per risolvere la patologia.
Le misure conservative che si applicano dipendono da caso in caso ma si possono riassumere così:
- Evitare di stare in piedi troppo a lungo;
- Calzare scarpe adeguate con pianta larga e tacco basso. Nel dettaglio, queste devono riprendere la forma naturale dell’arco plantare, garantire sostegno, proteggere dagli urti e contenere il piede
- Indossare l’ortesi plantare correttiva. Questi speciali presidi ortopedici realizzati a regola d’arte da professionisti qualificati, come il podologo o il tecnico ortopedico, possono, in alcuni casi, limitare l’evoluzione dell’alluce valgo.
Per quanto riguarda i possibili trattamenti da applicare, all’estremo rimedio dato dalla chirurgia è possibile contrapporre la ginnastica posturale. É chiaramente un trattamento più lungo ma preferibile, poichè è stato scoperto che a monte dell’alluce valgo ci sono alterazioni posturali provenienti dalla parte alta del corpo. Per esempio, il piede risente sempre dei disturbi della deglutizione.
Per riportare l’alluce in posizione corretta si può intervenire con un approccio posturale, associando eventualmente plantari o distanziatori.
É importante che sia un professionista a stabilire non solo la diagnosi, ma anche la terapia da applicare per modificare il prima possibile la divergenza del piede ed evitare spiacevoli dolori.
Se soffri di alluce valgo, i nostri professionisti saranno a disposizione per una visita iniziale.
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